“Gli esercizi spirituali sono i diversi modi di preparare e disporre l’anima a liberarsi da tutte le
affezioni disordinate e, dopo averle eliminate, a cercare e trovare l’organizzazione della propria vita.”
Ignazio di Loyola, Gli esercizi spirituali
Cosa si intende per esercizi spirituali?
Piccoli stratagemmi, semplici accorgimenti, per rendere un meno gravosa la presenza della malattia nella vita dei pazienti.
COLTIVARE le proprie passioni
Mantenere i propri passatempi, cercare di non rinunciare a ciò che si ama. Come fare se la malattia non lo permette? A volte ci si può ingegnare per non rinunciare!
Ci sono pazienti che trasformano le loro passioni: coltivare l’orto, per esempio. Impossibile stare chinati sulle piante. E allora l’orto si alza: cassette di terra rialzate dal suolo così da poter coltivare gli ortaggi senza doversi piegare.
Ma non solo, si possono imparare anche nuove tecniche, come quella della coltivazione sinergica, dove le piante si aiutano fra loro, si fanno forza, si sostengono e proteggono.
FARE GRUPPO
Frequentare le associazioni pazienti dove, come le piante delle colture sinergiche, i pazienti possono stare insieme, condividere una gioia o trovare un suggerimento, avere un sostegno da persone che capiscono quello che vivono.
Nelle associazioni pazienti, infatti, i malati si incontrano, si conoscono e, tra le altre cose… creano gruppi Whatsapp!
Gruppi di chat dove stare insieme dalla mattina alla sera. Dove ci si può svegliare con il buongiorno e la compagnia degli altri, si possono chiedere consigli, sfogarsi, incoraggiarsi. Dove ci si può addormentare mandando un saluto a chi ne ha più bisogno e si può usare tutto il fiato che a voce manca!
VISUALIZZARE
Anche dormire può risultare difficile. Spegnere il cellulare e coricarsi, ma come addormentarsi se sul volto si ha la mascherina per evitare le apnee notturne?
Qualcuno si è esercitato, sviluppando la capacità di visualizzare luoghi e situazioni confortevoli, le passioni, i momenti di gioia.
Visualizzarsi sulla cima di una montagna, per esempio, immaginarsi l’aria fresca sul volto, il panorama, oppure di solcare il mare sulla propria barca a vela, gli schizzi delle onde, il sole caldo sulla pelle. Un pensiero confortevole, che accompagna dolcemente verso il sonno.